
Le origini (fine ‘800 inizi ‘900)
Il mestiere del pescatore nella famiglia Mammoliti risale alla fine del 1800 con il bisnonno Giuseppe, originario di Locri in Calabria.
Pescava con piccoli gozzi a remi, che ogni giorno venivano tirati a mano sulla spiaggia per l’assenza di un porto. I gozzi che venivano usati misuravano 30 palmi, metodo di misurazione del tempo, che corrispondono a circa 6 metri.
Il trasferimento a Genova
Nel 1949, dopo la Seconda Guerra Mondiale, la famiglia si trasferisce nel quartiere di Sturla a Genova.
Qui continua la pesca con gli stessi metodi tradizionali usati in Calabria.
L’arrivo del motore
Nei primi anni ’70 si iniziano a usare barche più grandi, con motore entrobordo da 22 cv.
La barca del nonno Felice, la Santa Rosa, era troppo pesante per essere tirata in spiaggia.
Questo li costrinse, nel 1974, a trasferire la barca al Porto di Genova – Mandraccio.
Il peschereccio Invidia
Nel 1977, Felice e suo padre Giovanni vanno a Catania per acquistare il peschereccio Invidia, lungo 11 metri e con motore da 100 cv.
Doveva arrivare a Genova via mare, ma durante il viaggio decisero di trasportarlo su camion da Pizzo Calabro.
L’arrivo del Tigre
Con il peschereccio Invidia, Giovanni, Felice e Francesco (fratello di Felice) iniziano a fare pesche più redditizie.
Nel 1983, il papà Giovanni fa costruire a Scilla il peschereccio Tigre, lungo 16 metri con motore da 220cv.
Coop F.G.F. & GioMaria
Nel 2001 Felice Giovanni e Francesco decisero di fondare la cooperativa F.G.F.
La cooperativa così, costruisce a Livorno la motopesca GioMaria, lunga 22 metri con motore oltre 600cv. Il nome della motopesca è coniato dai nomi dei genitori di Felice e Franesco.
L’addio del GioMaria
Il peschereccio GioMaria viene tenuto dalla famiglia Mammoliti fino al 2009. In quegli anni, le restrizioni imposte dall’Unione Europea, unite a un periodo poco favorevole per la pesca, portarono la famiglia a prendere la difficile decisione di venderlo.
Questo li costrinse a tornare a praticare la piccola pesca locale con pescherecci di circa 10 metri.
Ritorno alla piccola pesca locale
Costretti a tornare “piccoli” la Cooperativa F.G.F. avrà nel tempo 3 pescherecci rispettivamente: Elma, Elma I ed Elma II.
Poiché tutti i pescherecci sono di piccole dimensioni, l’attività si concentra esclusivamente sulla pesca locale.
Questo tipo di pesca impone a Felice e Francesco di seguire la stagionalità pesci, senza sfruttare gli stock del pescato.
Questo è possibile perchè ogni stagione ha il suo pesce.